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Lista codici cer

Lista codici cer

La lista codici CER, acronimo di “elenco europeo dei rifiuti”, è uno strumento essenziale per la corretta classificazione e gestione dei rifiuti. Questi codici identificano in modo univoco i diversi tipi di rifiuti, aiutando le imprese a conformarsi alle normative europee in materia di smaltimento e riciclo.

I codici CER sono composti da sei cifre e sono utilizzati per identificare specificamente il tipo di rifiuto prodotto da un’attività. Ad esempio, il codice 15 01 10 identifica i rifiuti di carta e cartone, mentre il codice 17 04 02 è utilizzato per i rifiuti di vetro.
La corretta identificazione dei rifiuti è fondamentale per garantire una corretta gestione ambientale e una adeguata tracciabilità dei rifiuti prodotti. I codici CER infatti aiutano le autorità competenti a monitorare e controllare il flusso di rifiuti, garantendo che vengano gestiti in modo sicuro e efficiente.

La lista dei codici CER è regolarmente aggiornata per riflettere i cambiamenti nella produzione e gestione dei rifiuti. È importante per le imprese e le autorità competenti rimanere aggiornate sulle ultime modifiche per assicurarsi che i rifiuti vengano classificati correttamente e trattati nel rispetto delle normative vigenti.

Vediamo nel dettaglio come funziona la classificazione dei codici Cer.

Lista codici cer: che cos’è e come funziona 

La lista dei codici CER, acronimo di Codice Europeo dei Rifiuti, è uno strumento utilizzato per classificare i rifiuti in base alla loro origine e natura. Questa classificazione è stata introdotta per facilitare la gestione dei rifiuti all’interno dell’Unione Europea, promuovendo pratiche di smaltimento e riciclaggio più sicure ed efficienti. La lista è un elemento chiave della normativa europea sui rifiuti e mira a standardizzare la terminologia e i processi di smaltimento in tutti gli stati membri.

Codice cer

La lista codici CER è organizzata in capitoli che si basano sul processo di produzione o sul tipo di industria che ha generato il rifiuto, facilitando così l’identificazione e la classificazione corretta da parte dei produttori di rifiuti. Ogni rifiuto è identificato da un codice a sei cifre, accompagnato da una descrizione che ne specifica la natura e l’origine.

I primi due numeri indicano il capitolo che corrisponde alla categoria generale di appartenenza del rifiuto, i due numeri successivi specificano la sottocategoria, e gli ultimi due offrono ulteriori dettagli sul tipo specifico di rifiuto.

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L’adozione dei codici CER mira a:

  • Facilitare il trattamento e il riciclaggio dei rifiuti: Con una classificazione precisa, è più facile determinare il trattamento più adeguato per ogni tipo di rifiuto.
  • Promuovere la tracciabilità dei rifiuti: I codici permettono di tracciare i rifiuti dall’origine fino allo smaltimento finale, assicurando che vengano trattati in modo appropriato.
  • Sostenere la politica ambientale dell’UE: La corretta classificazione e gestione dei rifiuti è fondamentale per ridurre l’impatto ambientale e promuovere un’economia circolare.
  • Armonizzare le pratiche di gestione dei rifiuti: Standardizzare la classificazione dei rifiuti in tutta l’UE aiuta a garantire che tutti gli stati membri adottino approcci simili alla gestione dei rifiuti.

La gestione corretta dei rifiuti tramite i codici CER è cruciale per proteggere l’ambiente, rispettare la legislazione vigente e promuovere pratiche di economia circolare. L’identificazione accurata e la classificazione dei rifiuti permettono di scegliere le opzioni di smaltimento o riciclaggio più sostenibili ed efficienti.

Perché è importante conoscere la lista codici cer

Conoscere la lista dei codici CER è fondamentale per diverse ragioni, sia dal punto di vista ambientale che normativo e operativo. Questi codici, stabiliti a livello europeo, sono utilizzati per identificare i tipi di rifiuti generati da attività economiche e da quelle domestiche, facilitando una corretta gestione, smaltimento e riciclaggio dei rifiuti in tutta l’Unione Europea.

La corretta identificazione dei rifiuti attraverso i codici CER è il primo passo per garantire una loro gestione sostenibile. Sapere esattamente di che tipo di rifiuto si tratta permette di adottare le migliori strategie di smaltimento o riciclo, minimizzando l’impatto ambientale. Questo è particolarmente critico per rifiuti pericolosi che, se non trattati correttamente, possono causare danni significativi all’ambiente e alla salute umana.

L’Unione Europea ha stabilito regole precise per la gestione dei rifiuti, richiedendo che ogni tipo di rifiuto venga identificato con un codice CER specifico. Conoscere e utilizzare correttamente questi codici è quindi essenziale per rispettare le normative vigenti. Le aziende che non aderiscono a queste regole rischiano sanzioni, che possono variare da multe economiche fino alla sospensione dell’attività.

Conoscere i codici CER aiuta le aziende a identificare la destinazione più adatta per ciascun tipo di rifiuto, ottimizzando i processi di smaltimento e riciclaggio. Questo non solo contribuisce a una gestione più efficiente e sostenibile dei rifiuti ma può anche tradursi in risparmi economici, grazie alla riduzione dei costi di smaltimento e all’eventuale recupero di materiali riutilizzabili.

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Le aziende che dimostrano un impegno concreto nella gestione ambientale dei rifiuti, attraverso l’uso appropriato dei codici CER, possono migliorare la propria immagine e sostenibilità. Questo non solo le rende più attraenti agli occhi di consumatori e partner sempre più attenti all’ambiente, ma può anche aprire le porte a nuove opportunità di business e a incentivi governativi legati all’economia circolare.

Per le aziende che esportano rifiuti per il recupero o lo smaltimento, conoscere i codici CER è essenziale per facilitare il commercio internazionale. La documentazione che accompagna i rifiuti deve infatti indicare chiaramente il codice CER, per assicurare che il trasporto transfrontaliero sia conforme alle normative internazionali.

Lista dei codici cer

Codice CER Tipo di rifiuto
17.01.01cemento
17.01.02mattoni
17.01.03mattonelle e ceramiche
17.01.06*miscugli o scorie di cemento, mattoni, mattonelle
e ceramiche, contenenti sostanze pericolose
17.01.07miscugli o scorie di cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche, diverse da quelle di cui alla voce
17.01.06.
17.02.01legno
17.02.02vetro
17.02.03plastica
17.02.04*vetro, plastica e legno contenenti sostanze
pericolose o da esse contaminati
17.03.02miscele bituminose diverse da quelle di cui alla voce 17.03.01
17.03.03*catrame di carbone e prodotti contenenti catrame
17.04.01rame, bronzo, ottone
17.04.02alluminio
17.04.03piombo
17.04.04zinco
17.04.05ferro e acciaio
17.04.06stagno
17.04.07metalli misti
17.04.09*rifiuti metallici contaminati da sostanze pericolose
17.04.10*cavi, impregnati di olio, di catrame di carbone o di
altre sostanze pericolose
17.04.11cavi, diversi da quelli di cui alla voce 17.04.10
17.05.03*terre e rocce contenenti sostanze pericolose
17.05.04terre e rocce, diverse da quelle di cui alla voce
17.05.03*
17.05.05*fanghi di dragaggio, contenenti sostanze
pericolose
17.05.06fanghi di dragaggio, diversa da quella di cui alla voce 17.05.05
17.05.07*pietrisco per massicciate ferroviarie, contenenti
sostanze pericolose
17.05.08pietrisco per massicciate ferroviarie, diverso da
quello di cui alla voce 17.05.07
17.06.01*materiali isolanti contenenti amianto
17.06.03*altri materiali isolanti contenenti o costituiti da sostanze pericolose
17.06.04materiali isolanti diversi da quelli di cui alle voci
17.06.01 e 17.06.03
17.06.05*materiali da costruzione contenenti amianto
17.08.01*materiali da costruzione a base di gesso
contaminati da sostanze pericolose
17.08.02materiali da costruzione a base di gesso diversi da quelli di cui alla voce 17.08.01
17.09.01*rifiuti da demolizione e costruzione contenenti
mercurio
17.09.02*rifiuti dell’attività di costruzione e demolizione
contenenti PCB
17.09.03*altri rifiuti dell’attività di costruzione e
demolizione contenenti sostanze pericolose
17.09.04rifiuti misti dell'attività di costruzione e demolizione, diversi da quelli di cui alle voci
17.09.01, 17.09.02 e 17.09.03.
07.06.12Fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce 07.06.11
16.07.08*Rifiuti contenenti olio
13.02.05*Scarti olio minerale per motori, ingranaggi e
lubrificazione, non clorurati
13.02.06*Scarti olio minerale per motori, ingranaggi e
lubrificazione
15.02.03Assorbenti, materiali filtranti, stracci e indumenti
protettivi, diversi da quelli di cui alla voce 15.02.02
16.01.03Pneumatici fuori uso
16.01.07*Filtri dell’olio
16.01.11*Pastiglie per freni, contenenti amianto
16.01.11*Pastiglie per freni, diverse da quelle di cui alla
voce 16.01.11
16.01.15Liquidi antigelo diversi da quelli di cui alla voce
16.01.14
16.01.17Metalli ferrosi
16.06.01*Batterie al piombo
08.01.12Pitture e vernici di scarto, diverse da quelle di cui
alla voce 08.01.11
16.11.04Altri rivestimenti e materiali refrattari provenienti dalle lavorazioni metallurgiche, diversi da quelli di
cui alla voce 16.11.03
08.03.18Toner per stampa esauriti, diversi da quelli di cui alla voce 08.03.17
16.02.13*Apparecchiature fuori uso, contenenti
componenti pericolosi diversi da quelli di cui alle voci 16.02.09 e 16.02.12
15.01.01Imballaggi in carta e cartone
15.01.06Imballaggi in materiali misti
16.02.14Apparecchiature fuori uso, diverse da quelle di cui alle voci da 16.02.09 a 16.02.13
20.02.01Rifiuti biodegradabili
20.03.01Rifiuti urbani non differenziati
20.03.03Residui della pulizia stradale
20.03.04Fanghi delle fosse settiche
20.03.07Rifiuti ingombranti
15.01.10*Imballaggi contenenti residui di sostanze
pericolose o contaminati da tali sostanze
16.10.02Soluzioni acquose di scarto, diverse da quelle di
cui alla voce 16.10.01
16.10.04Concentrati acquosi, diversi da quelli di cui alla
voce 16.10.03
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